A pochi giorni dall’inizio dei campionati europei di calcio, i diritti tv sulla prossima Serie A continuano a tenere banco. L’asta vinta poco più di 2 mesi fa da DAZN, ha permesso alla piattaforma streaming di prendersi in mano il calcio italiano. Ma i tifosi e gli appassionati di scommesse a poco più di 2 mesi dall’inizio del nuovo campionato non sanno ancora dove vedranno tutti i match e quanti abbonamenti saranno “costretti” a sottoscrivere.
CALCIO IN TV, IL PUNTO DELLA SITUAZIONE
In principio il calcio era cosa privata della RAI. Poi arrivò Mediaset e quindi Tele+ e Stream con la prima rivoluzione satellitare. Quindi ci fu l’era di SKY, che pochi avrebbe pensato potesse finire o quanto perdere di potere. E invece ecco che, il nuovo che avanza, ovvero lo streaming via web ha portato un vero e proprio terremoto negli usi, nei i costumi e nelle abitudini dei tifosi e degli scommettitori italiani, siano essi da stadio o da divano.
Fra giornate spezzatino, lunch match, monday night e boxing day che con la tradizione italiana hanno poco a che fare, il mondo del calcio negli ultimi 10 anni è cambiato tantissimo. Ma l’anno zero potrebbe essere proprio il 2021 e la data chiave lo scorso 30 marzo, quando DAZN si è aggiudicata l’asta del triennio 2021-2024 per 840 milioni. La piattaforma britannica, che si avvarrà della partnership tecnica di TIM, avrà quindi l’esclusiva di 7 match su 10 nella canonica giornata di Serie A con 3 in co-emissione con SKY.
In pratica il panorama si è ribaltato rispetto alle scorse 2 annate. All’emittente satellitare è invece tornata in quasi esclusiva invece la Champions League con 121 match ma con 16 che vanno ad invece ad Amazon Prime. Questo significa che ad oggi, potrebbe essere necessario avere 3 abbonamenti (di cui 2 in streaming) per vedere tutto il calcio che conta.
RIVOLUZIONE DAZN, COSA NE PENSANO I CLUB?
Fra riunioni, conference call, telefonate e assemblee di Lega, i club di Serie A stanno cercando di strizzare il più possibile la spugna, per raccogliere fino all’ultima goccia dei diritti tv. I soldi delle televisioni del resto rappresentano la fetta di introiti maggiori già da diversi anni e ancora di più, con un anno e mezzo di stadi a porte chiuse, i proprietari e presidenti sono consapevoli che questa è una partita fondamentale, una vera finale, per evitare il fallimento del sistema calcio almeno come lo conosciamo.
Fra le voci più accalorate in questo dibattito con (contro) DAZN, dopo la proposta di 10 match trasmessi a 10 orari differenti, c’è il patron della Sampdoria, Massimo Ferrero, che ha così tuonato davanti ai giornalisti: “Lo spezzatino? Non siamo un discount…Faccio un appello a tutti i presidenti di Serie A, questa cosa è inaccettabile. Vogliono uccidere il calcio? La realtà è che cercano di fare le partite singole perché DAZN non ce la fa a trasmetterne tre alla volta, vogliono dare un’altra mano all’emittente. Sette slot è il format con cui abbiamo venduto i diritti. Ora se ne fai dieci, il pacchetto vale di più ovviamente perché hai tutte partite separate. Perché lo dobbiamo fare gratis? Siamo arrivati a offrire all’appassionato le partite a un costo medio di 24 centesimi di euro l’una, stiamo impazzendo? Con Sky il costo medio era 1 euro e già era basso. E’ una proposta che in assemblea non deve passare. È inaccettabile”.
COME VEDERE IL CALCIO IN TV IL PROSSIMO ANNO E QUANTO COSTERANNO GLI ABBONAMENTI DI DAZN E SKY?
Quanti abbonamenti bisognerà avere per vedere tutto il calcio? Quanto costeranno in totale? Quali sono le tempistiche e le modalità per rescindere dai vecchi contratti. Quali invece i termini per approfittare di eventuali offerte speciali? Domande legittime per milioni di italiani abituati a vedere le partite e scommettere live.
Partiamo da DAZN che ha portato la sua quota mensile da 9,99 a 19,99 euro al mese. SKY sta ancora valutando che tipo di proposta fare ai vecchi (e nuovi) clienti, ma l’abbonamento dovrebbe aggirare sui 16 euro per il pacchetto calcio e sui 30 euro per per quello sport. Ci sono poi le piattaforme “minori” come NOW TV che dovrebbe passare a 14,99 al mese e che in pratica dovrebbe trasmettere in streaming quello che sky calcio manda via satellite. Più modeste, sia in termini di numero di partite offerte che in costi dell’abbonamento invece Infinity (Mediaset) che con 7,99 euro mensili permetterà di vedere 104 sui 137 match di Champions League e Amazon Prime (3 euro al mese) per 16 gare delle coppa dalle grandi orecchie.
DIRITTI TV SUL CALCIO NEGLI ALTRI STATI EUROPEI
Se gli 840 milioni pagati da DAZN per vincere l’asta sulla Serie A sembrano tanti, basta dare una veloce occhiata a quello che accade fuori confine, per capire che gli altri campionati top europei, confrontati al nostro, sono delle vere e proprie miniere d’oro. I diritti TV della Premier League valgono 3,6 miliardi di euro mentre quelli della Liga spagnola 2,1 miliardi. La Bundesliga invece si attesta a 1,3 miliardi. Forse ora, osservando solo i numeri crudi, si capisce perchè Juventus, Milan e Inter abbiano provato a mettere in piedi la Superlega.
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