Penultimo appuntamento con l’analisi dei gironi dei Mondiali Qatar 2022 di Sbostats con la preview del Gruppo G, formato da Brasile, Serbia, Svizzera e Camerun. In questo articolo di analisi trovi statistiche sulle singole squadre, le liste dei convocati e le quote antepost sul vincente girone.
BRASILE
La Selecao è a tutti gli effetti, e non solo per gli addetti ai lavori del mondo del betting, la favorita alla vittoria del Mondiale 2022 in Qatar. Dopo il fallimento di Russia 2018, il ct Tite è rimasto al suo posto e non è stato spodestato nemmeno dopo la vittoria dell’Argentina nell’ultima Copa America. Ora però ai carioca sarà vietato sbagliare e non saranno ammessi margini di errore fin dall’esordio nel gruppo G, dove ovviamente i verdeoro hanno dalla loro le quote antepost. La campagna di qualificazione a Qatar 2022 è stata al limite della perfezione: 14 vittorie, 3 pareggi e 0 sconfitte a fronte di 40 goal fatti e soli 5 subiti che hanno permesso al Brasile di chiudere prima con 6 punti di vantaggio sull’Argentina.
Nazionale numero 1 al mondo nel ranking FIFA, sempre presenti in tutte le 21 edizioni del Mondiale, penta-campione nella rassegna iridata, il Brasile non perde un match ufficiale dal luglio 2021 (finale Copa America) avendo un filotto aperto di 15 match senza ko, ultimo dei quali il rotondo 5-1 di settembre nell’ultima amichevole pre-Mondiali contro la Tunisia, che nel match d’esordio del proprio girone ha fermato sullo 0-0 la Danimarca.
A primeggiare in una rosa ricca di talento puro c’è ovviamente Neymar, uomo simbolo della nazionale verdeoro capace di prendere il testimone che fu dal nuovo millennio ad oggi di Rivaldo prima, Ronaldo e Ronaldinho poi. A 30 anni compiuti Neymar è pronto a trascinare i suoi forte delle già 121 presenze col Brasile con cui ha segnato 75 reti.
Convocati Brasile:
Portieri: Alisson (Liverpool), Weverton (Palmeiras), Ederson (Manchester City)
Difensori: Marquinhos (PSG), Thiago Silva (Chelsea), Eder Militao (Real Madrid), Danilo (Juventus), Daniel Alves (Pumas), Alex Sandro (Juventus), Alex Telles (Siviglia), Bremer (Juventus)
Centrocampisti: Casemiro (Manchester United), Fred (Manchester United), Lucas Paqueta (West Ham), Fabinho (Liverpool), Bruno Guimaraes (Newcastle), Everton Ribeiro (Flamengo)
Attaccanti: Neymar (PSG), Raphinha (Barcellona), Richarlison (Tottenham), Vinicius Junior (Real Madrid), Rodrygo (Real Madrid), Pedro (Flamengo), Gabriel Jesus (Arsenal), Antony (Manchester United), Gabriel Martinelli (Arsenal)
SERBIA
Se a Russia 2018 la sorpresa è arrivata dai balcani con il secondo posto della Croazia, perchè la Serbia non dovrebbe in cuor suo sperare di imitare i cucini? Stojkovic e i suoi ragazzi hanno dimostrato grande affidabilità nella fase di qualificazione vincendo il proprio girone contro pronostico davanti al Portogallo oltre che a Irlanda, Lussemburgo e Azerbaijan. E lo hanno fatto da imbattuti (6-2-0) con un +9 in differenza reti forti 18 goal all’attivo e 9 al passivo.
I serbi arrivano a Qatar 2022 come 21esima forza della classifica mondiale per nazionali e partecipa per la 13esima volta alla Coppa del Mondo anche se per la metà di queste apparizioni lo ha fatto come Jugoslavia. A Russia 2018 la Serbia era stata sorteggiata anche in quel caso nel girone col Brasile e la Svizzera ma non aveva passato il turno ed oggi sono terzi favoriti nel gruppo G.
La nazionale balcanica è imbattuta da 6 gare e nelle recenti sfida fra Nations League e amichevoli contro Svezia, Norvegia e Bahrain ha segnato un totale di 11 reti. Lo juventino Dusan Vlahovic è il presente e il futuro della nazionale serbo e nonostante la sua giovane età (22) ha già segnato 9 reti in 17 match con la maglia della propria selezione.
Convocati Serbia:
Portieri: Predrag Rajkovic (Maiorca), Vanja Milinkovic-Savic (Torino), Marko Dmitrovic (Siviglia);
Difensori: Nikola Milenkovic (Fiorentina), Strahinja Pavlovic (Salisburgo), Milos Veljkovic (Werder Brema), Stefan Mitrovic (Stella Rossa), Filip Mladenovic (Legia Varsavia), Srdjan Babic (Almeria), Strahinja Erakovic (Stella Rossa).
Centrocampisti: Sasa Lukic (Torino), Uros Racic (Braga), Nemanja Maksimovic (Getafe), Nemanja Gudelj (Siviglia), Filip Kostic (Juventus), Sergej Milinkovic-Savic (Lazio), Andrija Zivkovic (PAOK), Marko Grujic (Porto), Ivan Ilic (Verona), Darko Lazovic (Verona).
Attaccanti: Aleksandar Mitrovic (Fulham), Dusan Vlahovic (Juventus), Luka Jovic (Fiorentina), Dusan Tadic (Ajax), Filip Djuricic (Sampdoria), Nemanja Radonjic (Torino).
SVIZZERA
Gli elvetici secondo i quotisti sono la seconda forza del gruppo G a Qatar 2022. Passati da Petkovic a Yakin, la Svizzera è stata l’incubo dell’Italia tanto da risultare una delle principali autrice della mancata qualificazione azzurra ai Mondiali. I crociati infatti, con 5 vittorie e 3 pareggi, hanno vinto il proprio girone costringendo la squadra di Mancini all’infausto playoff finito poi mestamente con l’eliminazione già in semifinale. I biancorossi hanno chiuso il girone di qualificazione segnando 15 reti e subendone solo 2.
La Svizzera è 15esima nel ranking FIFA e parteciperà ai Mondiali per la 12esima volta nella sua storia. Le migliori performance sono arrivate però in un passato in cui il calcio era ancora decisamente in bianco e nero, con un quarti di finale del 1934, 1938 e 1954. In tre delle ultime 4 edizioni del Mondiale la squadra è comunque riuscita a passare il girone, fermandosi poi agli ottavi.
Il 2022 non è stato un anno eccezionale per i risultati sul campo visto che la squadra ha avuto un bilancio di 3 vittorie, 1 pareggio e ben 5 sconfitte, ultima delle quali una settimana fa nell’amichevole pre-Mondiale contro il Ghana. Nonostante sia emigrato in MLS Shaqiri resta la stella della nazionale ed è pronto a migliorare il suo score con la maglia crociata che parla di 26 segnature in 109 presenze.
Convocati Svizzera:
Portieri: Gregor Kobel (Borussia Dortmund), Philipp Köhn (Salisburgo), Jonas Omlin (Montpellier), Yann Sommer (Borussia Mönchengladbach)
Difensori: Manuel Akanji (Manchester City), Eray Cömert (Valencia), Nico Elvedi (Borussia Mönchengladbach), Edimilson Fernandes (Mainz), Ricardo Rodriguez (Torino), Fabian Schär (Newcastle), Silvan Widmer (Mainz)
Centrocampisti: Michel Aebischer (Bologna), Christian Fassnacht (Young Boys), Fabian Frei (Basilea), Remo Freuler (Nottingham Forest), Ardon Jashari (Lucerna), Fabian Rieder (Young Boys), Djibril Sow (Eintracht Francoforte), Renato Steffen (Lugano), Ruben Vargas (Augsburg), Granit Xhaka (Arsenal), Denis Zakaria (Chelsea)
Attaccanti: Breel Embolo (Monaco), Noah Okafor (Svizzera), Haris Seferovic (Galatasaray), Xherdan Shaqiri (Chicago Fire)
CAMERUN
La favola del calcio africano come modello emergente negli anni 2000 si è eclissata quasi subito dopo i vari exploit di Nigeria e Camerun in un paio di rassegne iridate. I Leoni indomabili sono alla ricerca di un nuovo slancio sotto la guida di un personaggio simbolo come il ct Rigobert Song, in carica dal 2018. I camerunensi hanno staccato il ticket per il Qatar battendo l’Algeria nel playoff finale in un doppio scontro tiratissimo chiusosi soltanto ai supplementari.
Il Camerun come detto non è più quello degli anni ‘90 (quarti di finale nel Mondiale made in Italy) e il 43esimo posto nel ranking FIFA la dice lunga su quanto gap ci possa essere fra la formazione dell’Africa nera e le squadre più accreditate alla vittoria di questo Mondiale. Tanto che i verdigiallorossi, alla loro ottava partecipazione alla Coppa del Mondo, sono ultimi nelle preferenze dei bookmakers per il gruppo G.
Ma il cuore e la voglia di rinascita del Camerun fanno sì che questa squadra non parta certo battuta. Per di più se a trascinare l’attacco c’è un certo Choupo-Moting, attaccante del Bayern Monaco a caccia della 20esima rete in carriera con la maglia dei Leoni. Arriverà proprio qui in Qatar?
Convocati Camerun:
Portieri: Andre Onana (Inter), Devis Epassy (Abha Club), Simon Ngapandoutnbu (Marsiglia)
Difensori: Jean-Charles Castelletto (Nantes), Enzo Ebosse (Udinese), Collins Fai (Al-Tai), Olivier Mbaizo (Philadelphia Union), Nouhou Tolo (Seattle), Nicolas Nkoulou (Aris Salonicco), Christopher Wooh (Rennes).
Centrocampisti: Olivier Ntcham (Swansea), Gael Onduoa (Hannover), Martin Hongla (Verona), Pierre Kunde (Olympiakos), Samuel Oum Gouet (Mechelen), André Zambo Anguissa (Napoli), Jerome Ngom (Colombe de Dja)
Attaccanti: Nicolas Ngamaleu (Dinamo Mosca), Christian Bassogog (Shanghai Shenhua), Bryan Mbeumo (Brentford), Georges Nkoudou (Besiktas), Jean-Pierre Nsame (Young Boys), Vincent Aboubakar (Al-Nassr), Karl Toko Ekambi (Camerun), Eric-Maxim Choupo-Moting (Bayern Monaco), Souaibou Marou (Coton Sport Garoua)
IL CALENDARIO DEL GRUPPO G
Svizzera-Camerun 24 novembre ore 11
Brasile-Serbia 24 novembre ore 20
Camerun-Serbia 28 novembre ore 11
Brasile-Svizzera 28 novembre ore 17
Serbia-Svizzera 2 dicembre ore 20
Camerun-Brasile 2 dicembre ore 20
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